Le quotazioni dell’oro hanno raggiunto un nuovo record storico, arrivando a toccare i 2.740 dollari l’oncia. Con un incremento del 32% da inizio anno, l’oro continua a beneficiare delle tensioni geopolitiche e delle incertezze economiche, che lo rendono il bene rifugio per eccellenza. La corsa all’oro è alimentata dai conflitti in Medio Oriente e Ucraina, dalle preoccupazioni macroeconomiche e dall’incertezza delle imminenti elezioni USA, con la possibilità di un ritorno di Donald Trump che potrebbe portare a nuove guerre commerciali.
Il recente taglio dei tassi da parte della Fed ha contribuito al rialzo, indebolendo il dollaro e favorendo l’oro e altri metalli preziosi come l’argento, che quest’anno ha registrato un +43%. L’oro, oltre a proteggere dall’inflazione, rappresenta un’opzione di diversificazione per gli investitori in cerca di sicurezza. Tra le modalità di investimento figurano lingotti, monete, Etf, Etp e fondi comuni. Tuttavia, non esistono certezze sull’andamento futuro, e chi compra ora corre il rischio di acquistare sui massimi.
Il recente taglio dei tassi da parte della Fed ha contribuito al rialzo, indebolendo il dollaro e favorendo l’oro e altri metalli preziosi come l’argento, che quest’anno ha registrato un +43%. L’oro, oltre a proteggere dall’inflazione, rappresenta un’opzione di diversificazione per gli investitori in cerca di sicurezza. Tra le modalità di investimento figurano lingotti, monete, Etf, Etp e fondi comuni. Tuttavia, non esistono certezze sull’andamento futuro, e chi compra ora corre il rischio di acquistare sui massimi.